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DEPRESSIONE

Depressione - Alessandra Aronica ~ Psicologa Psicoterapeuta Roma

Depressione: causalità lineare o multifattorialità?

L'essere umano è molto complesso, e, a sua volta, vive in un ambiente (intendendo per ambiente l'ambiente fisico, le persone che lo circondano e le sue esperienze), molto complesso.

Il cambiamento dell'equilibrio di una persona oggi non è più visto in termini di unica causa che determina un unico effetto (causalità lineare), ma di più fattori che interagiscono fra loro e determinano insieme uno o più effetti (multifattorialità). In quest'ottica i cambiamenti - dal banale raffreddore all'insorgenza di una malattia genetica - sono determinati da un insieme di fattori di importanza differente, molti dei quali non si conoscono ancora perché non si sono inventati strumenti adatti a evidenziarli.

Un esempio. Due gemelli omozigoti - ovvero che possiedono lo stesso patrimonio genetico - hanno il padre e alcuni parenti paterni affetti da schizofrenia. Uno dei gemelli, all'età di 18 anni, diventa schizofrenico; l'altro no. Questa differenza evolutiva è dipesa dalla complessa interazione tra

- l'insieme dei fattori ambientali: educazione, relazioni affettive, eventi stressanti;
- il modo in cui ognuno dei due ha risposto all'altro.
- fattori ancora sconosciuti.

Per quanto riguarda la depressione, è vero che i soggetti depressi hanno un assetto neuroormonale (serotonina, dopamina, endorfine ecc.) differente da coloro che non lo sono, ma nessuno studioso ancora sa dire se la diversità di tale assetto è una delle concause del cambiamento o l'effetto del cambiamento o entrambe le cose.

In conclusione: le differenti modalità di essere depressi, dalla profonda tristezza che si sperimenta dopo la morte di una persona cara, alla depressione che porta al suicidio, si manifestano sempre in seguito all'interazione unica e non riproducibile tra l'estrema complessità della singola persona, unica e irripetibile, e un insieme di più fattori, che non si presenteranno mai più allo stesso modo.

Quali sono i sintomi della depressione?

La sintomatologia della depressione varia in funzione della tipologia dei sintomi e per la quantità della sofferenza che essi producono.

Sintetizzando: si è immersi nella più profonda tristezza, fino a vivere nella disperazione; mancano la voglia e la capacità di godere della vita. La qualità del sonno non è buona, si può avere insonnia o, al contrario, ipersonnia, si tende cioè a dormire moltissimo. Spariscono tutti i desideri, per esempio manca la voglia di uscire di casa, di incontrare gli amici, fino a sentirsi vuoti ed impotenti. Si può diventare suscettibili e rancorosi, al punto di litigare con tutti. Ogni evento viene percepito come negativo. Diminuiscono le capacità di concentrarsi e di lavorare. Ci si può sentire in colpa per ogni cosa.

Talvolta a questi sintomi si uniscono quelli riconducibili a forte angoscia, percepibile fisicamente, ad esempio, con senso di chiusura dello stomaco, sopratutto al mattino.

Il sintomo più grave è quello del desiderio di suicidarsi, accompagnato dall'ideazione del modo di farlo.

Da sola la persona che ne soffre può non accorgersene, perché la sua consapevolezza può essere soffocata dalla sofferenza causata dai sintomi fisici a cui ho accennato sopra, ma se le vengono fatte le domande giuste in maniera tale da non farla sentire in colpa, con la collaborazione della psicoterapeuta ne può gradatamente diventare consapevole, ed iniziare una psicoterapia che l’aiuterà a ritrovare l’armonia perduta.